(ASCA) - Roma, 30 mar - Una moratoria europea alla pena di morte per i cani e la condanna degli stati che ancora praticano il sistema dell'eutanasia nei confronti dei cani randagi, classifica dove ai primi posti risultano esserci la Spagna e la Romania. Questo il senso della denuncia che nei prossimi giorni verra' depositata da AIDAA alla Corte Europea. ''Quella dell'eutanasia indiscriminata sui cani praticata da diversi paesi dell'Unione Europea rappresenta una violazione delle normative europee a tutela dei diritti degli animali da compagnia che prevedono la condanna fino a due anni di carcere ne cagioni la morte o il maltrattamento e una forte ammenda pecuniaria - si legge nel testo della denuncia che e' ora al vaglio degli avvocati dell'associazione animalista italiana - inoltre l'applicazione dell'eutanasia su larga scala rappresenta un deterrente anche all'educazione del rapporto di affettivita' tra uomo ed animale''. AIDAA nel documento in preparazione sostiene inoltre che la corte europea si debba pronunciare ''in fatto di diritto'' sulla mancata ratifica da parte di alcuni stati membri delle norme europee di tutela degli animali da compagnia. AIDAA chiede che la corte imponga ''l'obbligo a tutti gli stati di recepire le normative che prevedano la tutela del diritto alla vita degli animali di affezione ed in particolare condanni gli stati membri che nel loro ordinamento interno hanno ancora leggi che sono in contrasto con le direttive europee in materia di tutela degli animali di affezione prevedendo un esplicito divieto dell'eutanasia''. Nei giorni scorsi l'associazione aveva presentato anche una petizione al parlamento europeo in relazione alla vicenda dell'uccisione dei cani delle perreras spagnole.
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